Sposerò Biagio Antonacci
regia di Vinicio Marchioni
produzione Anton Art House
Come può l’anima sopravvivere quando muore molto prima del corpo?
Sibilla Aleramo
Come può una donna sopravvivere alla violenza domestica?
La musica, i romanzi a lieto fine, un matrimonio immaginario sono l’ancora di salvezza di una casalinga “comune”. Con ironia, semplicità e schiettezza a volte disarmante, la donna ripercorre la storia della sua vita, rintanata in casa, alla ricerca di una colpa che non esiste.
Un’ora di vita affannata, tra le mansioni domestiche e pensieri sul passato, nel disperato tentativo di giustificare il suo adorato Barbablù.
NOTE DI REGIA
La violenza di genere viene trattata attraverso il racconto di una donna normale: gli affetti, il compagno, le aspirazioni, i sogni infranti e quelli mai sfumati.Vitale e generosa, la donna racconta la storia della propria vita e la agisce; una vita spezzata da un uomo, come capita ogni giorno nell’indifferenza generale.
Il sogno di sposare il cantante amatissimo è il pretesto per trattare un tema tragicamente sotto gli occhi di tutti, ben lontano dall’essere risolto; solo alla fine capiremo dov’è, a chi sta parlando e perché.
Uno spettacolo per riflettere: non può essere normale che una donna venga uccisa, molestata, o costretta a subire qualsiasi forma di violenza da uomini indegni di essere chiamati tali.
(Vinicio Marchioni)
Teatro Elisabetta Turroni
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